Tipico esempio di gatto volante che cerca di prendere un tipo finto attaccato ad una corda elastica.*importante*Nessun animale è stato maltrattato durante lo scatto di questa foto, anzi si stava divertendo ed ha continuato per un&039;ora.flying cat kiddo flyingcat  jump

Tipico esempio di gatto volante che cerca di prendere un tipo finto attaccato ad una corda elastica.*importante*Nessun animale è stato maltrattato durante lo scatto di questa foto, anzi si stava divertendo ed ha continuato per un&039;ora.flying cat kiddo flyingcat jump

Tipico esempio di gatto volante che cerca di prendere un tipo finto attaccato ad una corda elastica.*importante*Nessun animale è stato maltrattato durante lo scatto di questa foto, anzi si stava…
Ore 7.40 del mattino,  Castellanza, sono fermo ad un distributore, chiedo un caffè che come al solito berrò senza zucchero ed una brioche.Ne punto una, ma è persa in un piatto con altre, la barista prende quella di fianco e mi dice &034;ottima scelta, è la migliore&034;. L&039;altra era alla crema, questa è al cioccolato ma mi fido…Prima bevo il caffè, appena fatto, bollente come deve essere.E subito dopo attacco la brioche. Teoricamente non dovrei mangiarla, sto cercando di limitarmi col cibo ma è lunedì, sono in piedi dalle cinque, ho fatto 240 km in auto e devo andare a lavorare.Ho fatto bene a darle ascolto.Ottima.Entra lui.È di casa, si vede; saluta per nome la barista, ci scherza ed ordina…Un caffè ed un Jim Beam.Whisky.Alle sette e quaranta del mattino.E non parliamo di una correzione ma di un mezzo bicchiere da cucina.La barista è abituata, è chiaramente &034;il solito&034;.Io no.Penso a quante cazzate ho fatto nella vita, quante volte ho bevuto troppo, mangiato troppo, ho esagerato.Bene, un whisky a quest&039;ora mi pare oltre il troppo.Poi non so la sua storia, magari lavora di notte, ha ritmo invertiti, il suo giorno è la mia notte e la sia mattina il mio sabato sera… Ma non lo capiscoFinisco la mia brioche, il mio sgarro si è notevolmente ridimensionato.

Ore 7.40 del mattino, Castellanza, sono fermo ad un distributore, chiedo un caffè che come al solito berrò senza zucchero ed una brioche.Ne punto una, ma è persa in un piatto con altre, la barista prende quella di fianco e mi dice &034;ottima scelta, è la migliore&034;. L&039;altra era alla crema, questa è al cioccolato ma mi fido…Prima bevo il caffè, appena fatto, bollente come deve essere.E subito dopo attacco la brioche. Teoricamente non dovrei mangiarla, sto cercando di limitarmi col cibo ma è lunedì, sono in piedi dalle cinque, ho fatto 240 km in auto e devo andare a lavorare.Ho fatto bene a darle ascolto.Ottima.Entra lui.È di casa, si vede; saluta per nome la barista, ci scherza ed ordina…Un caffè ed un Jim Beam.Whisky.Alle sette e quaranta del mattino.E non parliamo di una correzione ma di un mezzo bicchiere da cucina.La barista è abituata, è chiaramente &034;il solito&034;.Io no.Penso a quante cazzate ho fatto nella vita, quante volte ho bevuto troppo, mangiato troppo, ho esagerato.Bene, un whisky a quest&039;ora mi pare oltre il troppo.Poi non so la sua storia, magari lavora di notte, ha ritmo invertiti, il suo giorno è la mia notte e la sia mattina il mio sabato sera… Ma non lo capiscoFinisco la mia brioche, il mio sgarro si è notevolmente ridimensionato.

Ore 7.40 del mattino, Castellanza, sono fermo ad un distributore, chiedo un caffè che come al solito berrò senza zucchero ed una brioche.Ne punto una, ma è persa in un…
Mi si è seduto di fianco.Mi sono detto, oggi è lui! Bandana in testa a stelle e strisce giubbotto di jeans ricoperto di pins e stivali a punta.Di solito non scelgo, fotografo ed osservo chi ho di fronte, ma lui era troppo.Prima l&039;ho sbirciato dal lato.Smanettava sul cellulare, componendo la playlist per il viaggio, solo musica rock chiaramente.Poi, mentre ascoltava la musica tenendo il ritmo con un piede ha cominciato a sorridere.Io ho cominciato a leggere le spille, c&039;erano tutti, Elvis, Dylan, Rolling Stones, e un sacco che io nella mia ignoranza non conosco. Tra tutte però ho notato la spilla del Rocky horror picture show e gli ho guardato le mani per vedere se aveva tatuato love e hate come Eddie. No :)Lui invece non ha guardato nessuno, si è chiuso nel suo mondo di musica ed ha lasciato fuori tutto il resto.Con calma mi sono alzato ed ho rubato questo scatto. “Rock&039;n&039;Roll significa fare quel cazzo che vuoi. Non significa strafarsi di droga o essere edonistici: significa non badare a cosa gli altri pensano di te. Rock&039;n&039;Roll significa cercare il piacere definitivo.” rocknroll rockandroll bluto johnbelushi eddie rockyhorrorpictureshow metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Mi si è seduto di fianco.Mi sono detto, oggi è lui! Bandana in testa a stelle e strisce giubbotto di jeans ricoperto di pins e stivali a punta.Di solito non scelgo, fotografo ed osservo chi ho di fronte, ma lui era troppo.Prima l&039;ho sbirciato dal lato.Smanettava sul cellulare, componendo la playlist per il viaggio, solo musica rock chiaramente.Poi, mentre ascoltava la musica tenendo il ritmo con un piede ha cominciato a sorridere.Io ho cominciato a leggere le spille, c&039;erano tutti, Elvis, Dylan, Rolling Stones, e un sacco che io nella mia ignoranza non conosco. Tra tutte però ho notato la spilla del Rocky horror picture show e gli ho guardato le mani per vedere se aveva tatuato love e hate come Eddie. No :)Lui invece non ha guardato nessuno, si è chiuso nel suo mondo di musica ed ha lasciato fuori tutto il resto.Con calma mi sono alzato ed ho rubato questo scatto. “Rock&039;n&039;Roll significa fare quel cazzo che vuoi. Non significa strafarsi di droga o essere edonistici: significa non badare a cosa gli altri pensano di te. Rock&039;n&039;Roll significa cercare il piacere definitivo.” rocknroll rockandroll bluto johnbelushi eddie rockyhorrorpictureshow metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Mi si è seduto di fianco.Mi sono detto, oggi è lui! Bandana in testa a stelle e strisce giubbotto di jeans ricoperto di pins e stivali a punta.Di solito non…
La scelta di posto in metropolitana è un rituale sociale.Io salgo al capolinea quindi sono un fortunato e di solito sono in stazione prima che arrivi la metro.Una volta scelglievo quasi sempre lo stesso punto per salire e se potevo anche lo stesso posto.Ed anche gli altri fanno così. Siamo tutti abitudinari.Per questo, da quando ho deciso di rubare scatti in metropolitana, cambio carrozza, se no mi troverei quasi sempre davanti le stesse persone.Loro li ho già visti, li ho ricercati tra le vecchie foto ma forse li ho solo notati e non scattati.Sono entrati dalla stessa porta, lui le ha lasciato il passo, cosa rara: da quando voi donne avete voluto la partita dei sessi il milaneseimbruttito uomo ha deciso che avete lo stesso diritto di passare per prime e di sedervi: il diritto di più veloce… che di solito è lui.Lei occupa la sedia subito alla destra della porta, lui punta a sederle di fronte ma aimè ci sono già io e l&039;altro angolo dal mio lato è occupato.Si siede dal suo lato all&039;angolo opposto, ho la netta impressione che si sarebbe voluto sedere più vicino, magari lasciando un solo sedile vuoto in mezzo ma… Ma sarebbe apparso strano: chi lascerebbe un posto d&039;angolo in metro a Milano e si siederebbe in uno in mezzo?Probabilmente un serial killer (questo lo penserebbe di certo l&039;imbruttito di cui sopra).Per tutto il viaggio fino alla mia fermata lui non ha letto, non ha tirato fuori il cellulare, non ha fatto nulla.Sono quasi certo che abbia passato tutto il viaggio a cercare gli occhi di lei nel riflesso del finestrino.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

La scelta di posto in metropolitana è un rituale sociale.Io salgo al capolinea quindi sono un fortunato e di solito sono in stazione prima che arrivi la metro.Una volta scelglievo quasi sempre lo stesso punto per salire e se potevo anche lo stesso posto.Ed anche gli altri fanno così. Siamo tutti abitudinari.Per questo, da quando ho deciso di rubare scatti in metropolitana, cambio carrozza, se no mi troverei quasi sempre davanti le stesse persone.Loro li ho già visti, li ho ricercati tra le vecchie foto ma forse li ho solo notati e non scattati.Sono entrati dalla stessa porta, lui le ha lasciato il passo, cosa rara: da quando voi donne avete voluto la partita dei sessi il milaneseimbruttito uomo ha deciso che avete lo stesso diritto di passare per prime e di sedervi: il diritto di più veloce… che di solito è lui.Lei occupa la sedia subito alla destra della porta, lui punta a sederle di fronte ma aimè ci sono già io e l&039;altro angolo dal mio lato è occupato.Si siede dal suo lato all&039;angolo opposto, ho la netta impressione che si sarebbe voluto sedere più vicino, magari lasciando un solo sedile vuoto in mezzo ma… Ma sarebbe apparso strano: chi lascerebbe un posto d&039;angolo in metro a Milano e si siederebbe in uno in mezzo?Probabilmente un serial killer (questo lo penserebbe di certo l&039;imbruttito di cui sopra).Per tutto il viaggio fino alla mia fermata lui non ha letto, non ha tirato fuori il cellulare, non ha fatto nulla.Sono quasi certo che abbia passato tutto il viaggio a cercare gli occhi di lei nel riflesso del finestrino.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

La scelta di posto in metropolitana è un rituale sociale.Io salgo al capolinea quindi sono un fortunato e di solito sono in stazione prima che arrivi la metro.Una volta scelglievo…
Scarpe Antinfortunistiche, zainetto, pantaloncini corti.Seduto In mezzo a persone perse nei loro giornali, cellulari o semplicemente pensieri.Anche lui ha un cellulare in mano ma legge, legge e prega.Silenziosamente, con parole appena accennate, socchiudendo le labbra.E la mia mente malata, o meglio la mente che questo mondo moderno cerca di fare ammalare, per un attimo ha pensato: &034;Non sarà un estremista?&034; Solo perché stava pregando.Non l&039;ho fatto apposta, è stato un pensiero che mi ha attraversato la testa, figlio della paura e del terrore che ogni giorno ci arriva da ogni parte del mondo, un terrore sia reale che pilotato dai media.Mi sono pentito subito: un uomo che prega, soprattutto se lo fa in una metropolitana per se stesso e per il suo Dio e non in una chiesa per farsi vedere (e poi magari appena uscito dalla chiesa butta odio sugli extracomuni, rom, gay, ecc.) Lo fa perché ci crede.E probabilmente è molto meglio di molti altri.Non ha disturbato, non ha ostentato, non ha chiesto nulla.E va bene così.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Scarpe Antinfortunistiche, zainetto, pantaloncini corti.Seduto In mezzo a persone perse nei loro giornali, cellulari o semplicemente pensieri.Anche lui ha un cellulare in mano ma legge, legge e prega.Silenziosamente, con parole appena accennate, socchiudendo le labbra.E la mia mente malata, o meglio la mente che questo mondo moderno cerca di fare ammalare, per un attimo ha pensato: &034;Non sarà un estremista?&034; Solo perché stava pregando.Non l&039;ho fatto apposta, è stato un pensiero che mi ha attraversato la testa, figlio della paura e del terrore che ogni giorno ci arriva da ogni parte del mondo, un terrore sia reale che pilotato dai media.Mi sono pentito subito: un uomo che prega, soprattutto se lo fa in una metropolitana per se stesso e per il suo Dio e non in una chiesa per farsi vedere (e poi magari appena uscito dalla chiesa butta odio sugli extracomuni, rom, gay, ecc.) Lo fa perché ci crede.E probabilmente è molto meglio di molti altri.Non ha disturbato, non ha ostentato, non ha chiesto nulla.E va bene così.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Scarpe Antinfortunistiche, zainetto, pantaloncini corti.Seduto In mezzo a persone perse nei loro giornali, cellulari o semplicemente pensieri.Anche lui ha un cellulare in mano ma legge, legge e prega.Silenziosamente, con parole…
sabatosera sera, sono in tanti.Salgono tutti insieme, al capolinea come me.Sono giovani, più di 18anni, meno di non lo so: non riesco a dare bene l&039;età a questa generazione così diversa da me e dalla mia.Occupano buona parte dello scompartimento, sono equamente distribuiti tra i due sessi.Le ragazze sono &034;in tiro&034; come direbbe Ligabue, quasi tutte in Totalblack, è fanno la gara a chi copre meno pelle.I ragazzi sono sboroni e rumorosi, fanno i galletti per farsi notare, ci sono correnti di sguardi, che possano tra di loro, parole non dette e gesti esagerati.Una bottiglia di vino che passa dall&039;uno all&039;altro, sostituita poi da una di amaro… Anche le ragazze bevono, non tutte, una fa finta, io seduto di fronte me ne accorgo, loro forse no.E poi arriva Lui.Si libera un posto di fianco a Lei e ci si fionda.Si siede.Si &034;svacca&034;.All&039;inizio sembra un giovane che vuole occupare il suo spazio nel mondo, è ne vuole prendere quanto più possibile.Poi piano piano si capisce che il suo allargamento è mirato: lo porta sempre più a contatto con Lei che pur parlando con le amiche e pur facendo finta di nulla non disdegna.Si toccano le gambe, le mani, i fianchi… eppure non si parlano, se si guardano è quasi per sbaglio.Si cercano, lo fanno di nascosto anche se è chiaro che tutti i loro amici lo sanno.Una danza di corteggiamento discreta e per questo ancora più evidente.Ho sorriso tanto.

sabatosera sera, sono in tanti.Salgono tutti insieme, al capolinea come me.Sono giovani, più di 18anni, meno di non lo so: non riesco a dare bene l&039;età a questa generazione così diversa da me e dalla mia.Occupano buona parte dello scompartimento, sono equamente distribuiti tra i due sessi.Le ragazze sono &034;in tiro&034; come direbbe Ligabue, quasi tutte in Totalblack, è fanno la gara a chi copre meno pelle.I ragazzi sono sboroni e rumorosi, fanno i galletti per farsi notare, ci sono correnti di sguardi, che possano tra di loro, parole non dette e gesti esagerati.Una bottiglia di vino che passa dall&039;uno all&039;altro, sostituita poi da una di amaro… Anche le ragazze bevono, non tutte, una fa finta, io seduto di fronte me ne accorgo, loro forse no.E poi arriva Lui.Si libera un posto di fianco a Lei e ci si fionda.Si siede.Si &034;svacca&034;.All&039;inizio sembra un giovane che vuole occupare il suo spazio nel mondo, è ne vuole prendere quanto più possibile.Poi piano piano si capisce che il suo allargamento è mirato: lo porta sempre più a contatto con Lei che pur parlando con le amiche e pur facendo finta di nulla non disdegna.Si toccano le gambe, le mani, i fianchi… eppure non si parlano, se si guardano è quasi per sbaglio.Si cercano, lo fanno di nascosto anche se è chiaro che tutti i loro amici lo sanno.Una danza di corteggiamento discreta e per questo ancora più evidente.Ho sorriso tanto.

sabatosera sera, sono in tanti.Salgono tutti insieme, al capolinea come me.Sono giovani, più di 18anni, meno di non lo so: non riesco a dare bene l&039;età a questa generazione così…
Quattro donne, nessuna col cellulare in mano.Quelle al centro sono quasi sicuramente dell&039;Europa dell&039;Est, madre e figlia.Si guardano e ridono. Smettono di guardarsi insieme, tornano serie, poi si rigirano l&039;una verso l&039;altra nello stesso secondo e ricominciano a ridere.Le due donne ai lati, all&039;inizio serie e forse un po&039; scocciate dopo un po&039; vengono contagiate e sorridono.Anche noi seduti di fronte.Loro due cercano di fermarsi ma non ce la fanno perché vedono noi sorridere ed il volano non si ferma.Ma ormai neanche le vicine vorrebbero che smettessero.E nessuno ha detto una sola parola.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni smile ridichetipassa

Quattro donne, nessuna col cellulare in mano.Quelle al centro sono quasi sicuramente dell&039;Europa dell&039;Est, madre e figlia.Si guardano e ridono. Smettono di guardarsi insieme, tornano serie, poi si rigirano l&039;una verso l&039;altra nello stesso secondo e ricominciano a ridere.Le due donne ai lati, all&039;inizio serie e forse un po&039; scocciate dopo un po&039; vengono contagiate e sorridono.Anche noi seduti di fronte.Loro due cercano di fermarsi ma non ce la fanno perché vedono noi sorridere ed il volano non si ferma.Ma ormai neanche le vicine vorrebbero che smettessero.E nessuno ha detto una sola parola.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni smile ridichetipassa

Quattro donne, nessuna col cellulare in mano.Quelle al centro sono quasi sicuramente dell&039;Europa dell&039;Est, madre e figlia.Si guardano e ridono. Smettono di guardarsi insieme, tornano serie, poi si rigirano l&039;una…
Salgono, si siedono e tubano.Ininterrottamente.Le mani si cercano.Sempre.I corpi sono sempre protesi l&039;uno verso l&039;altro in cerca di complicità.Sorridono, ridono, si parlano nelle orecchie.Lei scende per prima e subito lui diventa una persona con la faccia seria come tutti gli altri.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Salgono, si siedono e tubano.Ininterrottamente.Le mani si cercano.Sempre.I corpi sono sempre protesi l&039;uno verso l&039;altro in cerca di complicità.Sorridono, ridono, si parlano nelle orecchie.Lei scende per prima e subito lui diventa una persona con la faccia seria come tutti gli altri.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Salgono, si siedono e tubano.Ininterrottamente.Le mani si cercano.Sempre.I corpi sono sempre protesi l&039;uno verso l&039;altro in cerca di complicità.Sorridono, ridono, si parlano nelle orecchie.Lei scende per prima e subito lui…