via Barrili angolo via Montegani. Ore 7.10 circa.Stai andando al lavoro.Per essere precisi stai andando verso la metropolitana che ti porterà verso il treno che ti porterà al lavoro.A distanza lo vedi, non bene, stai leggendo il tuo kindle (mentre cammini) e non hai gli occhiali.Pensi prima ad un sacco di pattume.Poi ad un vaso caduto da un balcone.Poi capisci che è un vaso ma che è un po&039; troppo grosso per essere caduto.Ti rendi conto che il suddetto vaso, con pianta, è stato appositamente trascinato, probabilmente sollevato, e fatto cadere per romperlo.E ti chiedi perché. Un motivo, uno solo per farlo.Pensi ad una &034;ragazzata&034; ma ieri a mezzanotte quando sei passato di lì non c&039;era quindi il ragazzo avrebbe dovuto avere almeno 20 anni (chissà fino a che ora li fanno stare fuori i figli minorenni adesso).Pensi a qualcuno a cui sta sulle palle il cinese proprietario del bar (e del vaso).Penso che se passasse salvini in zona direbbe che è stato uno degli extracomunitari che bazzicano in zona, tu però non hai tutte le sue certezze (per fortuna perché nel suo caso certezze vogliono dire razzismo)Pensi che anche se continuerai a pensarci difficilmente ti verrà in mente un motivo valido ma che comunque qualcuno la ha fatto.E pensi che sempre più spesso tu rendi conto che la maggior parte delle azioni degli uomini sembrano non aver senso.Chissà se qualcuno salverà la pianta.

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via Barrili angolo via Montegani. Ore 7.10 circa.Stai andando al lavoro.Per essere precisi stai andando verso la metropolitana che ti porterà verso il treno che ti porterà al lavoro.A distanza…
Stazione Garibaldi7.42 del mattino, il mio treno, quello che prendo di solito, è in ritardo di 20 minuti per un guasto tecnico.Ne ho un altro che parte alle 8.06, binario 7.Da lontano vedo una macchia bianca su una panchina, sto leggendo dal mio Kindle (sì leggo mente cammino, l&039;utilizzo i tempi) quindi non ho gli occhiali.Penso ad un cappello (troppo piatto però), ad una sciarpa (ok, è l&039;8 di agosto, probabilmente non è una sciarpa), una maglietta (da bambino forse), uno straccio…E invece no. Un paio di mutande. Da uomo. Modello anni 50/70, taglia 60 almeno.Ecco, non c&039;è niente da fare, puoi essere pronto finché ti pare ma la vita ti stupirà sempre.Ed anche chi decide di abbandonare un paio di mutande (all&039;apparenza pulite ma non ho toccato con mano) potrebbe essere una persona in grado di stupirmi.graziemondo Milano vitadapendolare metro  train storieinmetro storiedituttiigiorni

Stazione Garibaldi7.42 del mattino, il mio treno, quello che prendo di solito, è in ritardo di 20 minuti per un guasto tecnico.Ne ho un altro che parte alle 8.06, binario 7.Da lontano vedo una macchia bianca su una panchina, sto leggendo dal mio Kindle (sì leggo mente cammino, l&039;utilizzo i tempi) quindi non ho gli occhiali.Penso ad un cappello (troppo piatto però), ad una sciarpa (ok, è l&039;8 di agosto, probabilmente non è una sciarpa), una maglietta (da bambino forse), uno straccio…E invece no. Un paio di mutande. Da uomo. Modello anni 50/70, taglia 60 almeno.Ecco, non c&039;è niente da fare, puoi essere pronto finché ti pare ma la vita ti stupirà sempre.Ed anche chi decide di abbandonare un paio di mutande (all&039;apparenza pulite ma non ho toccato con mano) potrebbe essere una persona in grado di stupirmi.graziemondo Milano vitadapendolare metro train storieinmetro storiedituttiigiorni

Stazione Garibaldi7.42 del mattino, il mio treno, quello che prendo di solito, è in ritardo di 20 minuti per un guasto tecnico.Ne ho un altro che parte alle 8.06, binario…
Lui gioca col telefono.Lei sale.Si salutano.Lui mette giù il telefono ma tenendolo in mano.Lui le parla.Lei tira fuori gli occhiali e risponde a monosillabi.Li pulisce.Lui le parla.Lei quasi non risponde.Se li mette.Lui le parla ma fa pause lunghe tra una frase e l&039;altra.Lei tira fuori un libro e si mette a leggere.Lui alza il cellulare e torna a giocare.Dopo un minuto di suoni fastidiosi lei lo guarda male,  mette via il libro e gli parla.Lui risponde a monosillabi ma non molla il cellulare.Lei poco dopo scende.Lui quasi non se ne accorge.Tecnologia vs libro 1-0metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

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