Bambina.In piedi di fianco alla madre, buona e silenziosa, quasi un miracolo di questo tempi .Si libera un posto.La piccola guarda in alto, ferma ma fremente. Un sorriso accennato, uno sguardo d&039;intesa e tempo zero la bimba è seduta.Il ragazzo di fianco si alza e senza dire nulla fa sedere la madre.La bambina è felice: in questo momento ha tutto.C&039;è molto da imparare che abbiamo dimenticato.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

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Bambina.In piedi di fianco alla madre, buona e silenziosa, quasi un miracolo di questo tempi .Si libera un posto.La piccola guarda in alto, ferma ma fremente. Un sorriso accennato, uno…
Voi non lo potete vedere, per privacy non metto mai le facce, ma la guardava, ah se la guardava!La guardava con timore, come se avesse paura di farsi scoprire.La guardava piano.Ma la guardava.Non ha mai smesso.Una parte di lui voleva che lei lo cogliesse sul fatto, l&039;altra parte era pronta a spostare gli occhi alla velocità della luce e puntarli nel nulla per non farsi scoprire.E lei… Lei non l&039;ha neanche visto.È rimasta nel suo cellulare fino a quando non è arrivata alla sua fermata, qui, senza preavviso, con uno scatto felino, all&039;ultimo secondo si è alzata ed è scesa.Lui l&039;ha servita con gli occhi, forse anche col cuore, ma il corpo è rimasto di fronte a me.Solo.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

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Giovani, molto.Quello in mezzo ha lo sguardo d ci sta facendo una cazzata ed lo sa, ma si diverte.Le domande vanno sul personale e lei risponde senza farsi problemi legati al fatto che anche noi vicino sentiamo benissimo.Poi capisce, lui sta filmando e lei va in panico: noi usciti dalla metro dimenticheremo, forse se la incontrassi di nuovo domani la riconoscerei, tra una settimana di sicuro no.Ma online è il nuovo diamante: online  è per sempre.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

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Le cose succedono se guardi, ma anche se non guardi.Metropolitana linea verde direzione Abbiategrasso.Anche se non è il mio solito orario faccio lo stesso una foto per le mie storiedituttiigiorni in metropolitana.Coppia di fronte che parla di esami medici, lui chiede e lei spiega. Ho il sospetto che lei un po&039; inventi ma non posso saperlo con certezza.Lui ha un tampone di cotone sul braccio sinistro,.Esami del sangue? Visita di controllo? Cerco di carpire cosa dicono ma sono sud americani e passano dalla loro lingua all&039;italiano senza soluzione di continuità.In certi momenti, più che coetanei quali sono, probabilmente sposati, sembrano madre e figlio per gli atteggiamenti e i toni delle risposte di lei.Ho raccolto abbastanza materiale, scriverò dopo.Estraggo il mio Kindle e mi metto a leggere.Come sempre succede se il libro è bello sparisco da questo mondo ed entro in un altro.Sono sul pianeta Shada quando il corpo mi richiama indietro, l&039;aria sul mio pianeta di origine è cambiata.Lui è per terra, con la schiena appoggiata agli sgabelli, lei al suo fianco che gli carezza la testa.Probabilmente un mancamento, l&039;immagine di madre è sempre più forte. Deve essere successo non da molto, la gente si è tutta allontanata creando un vuoto come se lui avesse la peste e guarda.Metto via il Kindle e faccio per chiedergli se hanno bisogno ma anche io esito, la mia testa sta raccogliendo ancora dati e come mi capita quando improvviso a teatro il mio corpo vuole andare in una direzione ma la mia mente lo ferma per capire. Ci fosse stato Marco mi avrebbe detto che il mio sentire era chiaro ma ho esitato è &034;sono morto&034;.La signora in piedi al suo fianco, dall&039;altro lato rispetto alla madre/moglie agisce.Ha 55/60 anni, italiana, vestita da lavoro in ufficio, trasmette distacco e posizione sociale buona.Guarda lei e dice pratica &034;lo mettiamo seduto? Vuole una mano a tirarlo su?&034;Lo fa e risolve la situazione.La vita che si era fermata torna a scorrere. Sento di aver perso un momento, non per mettermi in mostra, per aiutare ef io mi sento &034;sbagliato&034; per non esserci stato quando un essere umano aveva bisogno.

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Sale, poggia subito una busta alla sua destra, tira fuori il cellulare, mette le cuffie e si perde nel suo mondo digitale.Quella busta resta lì, per due fermate, in una metro abbastanza piena senza che nessuno si sieda, perché forse la gente ha paura a chiedere per trovare un posto nella nostra società.Poi appare lei, a metà tra una fermata e l&039;altra, non si sa da dove arrivi, si sposta tra la gente senza toccare nessuno, milanese da almeno 9 generazioni, sta cacciando il suo posto nel mondo.Piccola ma con la determinazione di un tasso del miele, arriva davanti alla ragazza e le dice con voce glaciale &034;è occupato?&034;La sportina sparisce in un decimo di secondo, spostata dal peso palpabile della disapprovazione.Lei si siede.Dopo meno di un minuto si alza, è la sua fermata.Scende spostando le persone con i suoi poteri jedi.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni thedarkside

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Coppia sui 60.Tutti e due con lo stesso giornale gratuito in mano, metro.Lui è andato alle pagine dello sport, lei è ferma alla prima da un po&039;, la fissa.Lui è interessato alla cessione del milan ma non commenta se non quando glielo chiede lei, che però lo interrompe subito senza stare a sentire la risposta è e dicendo, come se stessero proseguendo un discorso, che lei di quel Trump lì non si fida, che ha la faccia finta e cattiva, commentando la foto che occupa un terzo della pagina.Fidati sempre del giudizio della massaia lombarda. metropolitana shoes Milano vitadapendolare scarpe metro treno train storieinmetro

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Coppia sui 60.Tutti e due con lo stesso giornale gratuito in mano, metro.Lui è andato alle pagine dello sport, lei è ferma alla prima da un po&039;, la fissa.Lui è…

Ti vedo.Non vorrei ma ti vedo. Vedo la tua assenza, vedo che non ci sei e proprio per questo ti vedo, non possiamo sfuggirci.Nell& 039;era dei social network, non vogliamo vederci? Ci blocchiamo. Ma io so cosa ti piace: se su un post di amici comuni vedo cinque mi piace, lo apro e ne trovo quattro so che quello che manca è il tuo.E ti vedo.Ma quasi sempre lo so già prima di guardarlo che sarà così: non ho neanche bisogno di aprirlo perché so chi e cosa ti piace, anche se non controllo.Perché ti conosco.Perché molto spesso, anche se non sempre, quello che piace a te piace anche a me. Mi ci riconosco. Eppure lotto, per tutta quella serie di motivi che sai; e sembra che io lotti contro anche se non è così.I presupposti di base ci sono tutti perché questa cosa funzioni ma non va, ci deve essere ancora qualcosa che non riusciamo a capire. Qual è il giro del fumo?Sia chiaro, questo post non è una denuncia al mondo bastardo che ci rema contro o alla mancanza di perfezione, mia o tua che sia. Perché noi perfetti lo siamo, nessuno di noi due è sbagliato, insieme però creiamo un qualcosa di storto.Se fossimo imperfetti nella stessa maniera sapremmo cosa è meglio per noi sempre e non vivremmo su queste montagne russe emotive che ci fanno scendere con il maldipancia, ma appena proviamo ad allontanarci ci torna la voglia di fare un altro giro e risaliamo.Ogni volta è più difficile, i momenti emozionanti sono sempre meno perché sai già il percorso, ti aspetti le salite e soprattutto sai che ci saranno le discese nell& 039;incertezza, i sorrisi e le gioie calano, resta solo un senso di incompiuto.Riusciremo a cambiare questa giostra?Steeeve

Ti vedo.Non vorrei ma ti vedo. Vedo la tua assenza, vedo che non ci sei e proprio per questo ti vedo, non possiamo sfuggirci.Nell& 039;era dei social network, non vogliamo…